Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
ملاحظة: This feature may not be available in some browsers.
سوناطراك: استكمال عمليات بدء الإنتاج بالحقل الغازي لتينرهرت نحو الوحدات المتواجدة بأوهانت ولاية إليزي
سوناطراك: كمية الإنتاج بلغت 4,5 مليون متر مكعب في اليوم من الغاز الطبيعي
سوناطراك: كمية الإنتاج بلغت 500 طن يوميا من غاز البترول المسال و800 طن في اليوم من المكثفات
سوناطراك: كمية الإنتاج تجاوزت مستوى التوقعات المنتظرة
يعني أكثر من 5 ملايير متر مكعب سنويا إضافية الله يبارك
Il calendario dell’energia ha riavvolto il nastro. Quando l’Europa green già traguardava l’epopea del new deal fatto di sole e vento, la guerra tra Russia e Ucraina, sul confine est dell’Europa, ha fatto saltare per aria piani e strategie. Tutti spalle al muro, con una rincorsa a testa bassa ad accaparrarsi barili di petrolio, metri cubi di gas e nuove dipendenze energetiche. Il pendolo per decenni ha rimbalzato tra paesi arabi e Russia, fermandosi a lungo sul versante di Mosca, grazie a infrastrutture russo-tedesche capaci di sottomettere l’Europa ai diktat dello zar del Cremlino. Sino allo show-down della guerra. In un batter d’occhio, dall’oggi al domani, le lancette dell’orologio sono tornate indietro di vent’anni, con l’Occidente senza combustibili e senza rinnovabili. I piani stravolti, strategie da riscrivere, ben sapendo che quella dipendenza dal gas e petrolio russo non si cancella a colpi di comunicati o price cap.
ecologica. Il Ministro dell’energia di Algeri lo ha detto senza mezzi termini annunciando il rilancio del Galsi: l’Algeria non vuole perdere il ruolo di contraltare della Russia sul fronte energetico-Mediterraneo. Per farlo anticipa la stessa Europa, non solo andando incontro alla nuova generazione energetica tracciata da Bruxelles, ma offrendosi come l’interlocutore più affidabile nel nord Africa anche sul combustibile del futuro, l’idrogeno. La Sardegna in questo nuovo scenario non sarebbe solo il perno fisico del rivoluzionario progetto, ma diverrebbe strategico nel Mediterraneo, riequilibrando un divario sino ad oggi permanente, l’assenza del metano, e soprattutto diventando la prima regione europea ad idrogeno.
L’ultima chiamata
In pratica, attraverso il progetto algerino, per la Sardegna si aprirebbe la via sarda all’idrogeno, consentendo alla Regione, attraverso le proprie competenze statutarie, di prodursi in piena autonomia, attraverso le rinnovabili già disponibili nel territorio sardo, l’idrogeno necessario alle proprie esigenze. Un piano da articolare in dieci, 15 anni massimo, partendo dal presupposto, però, che l’infrastruttura principale, il Galsi, sarebbe dotata di tecnologia e condotte avanzatissime in grado di gestire sia la prima fase a metano che la successiva a idrogeno.
Due questioni: Italia & Eni
Ci sono due ordini di questioni che devono essere affrontate: il ruolo dello Stato Italiano e quello dei soggetti attuatori del progetto. Sino ad oggi a dare le carte dell’energia, in Italia e non solo, è stato l’Eni. Da sempre la società che fu di Enrico Mattei ha governato la partita in chiave monopolista, dimenticandosi la funzione pubblica della governance energetica. Il risultato è stato conseguente: impedire ad altri soggetti di entrare nel mercato del gas in Italia. Un’ossessione monopolista che si è scatenata contro la stessa Sonatrach, la società di Stato algerina, che del Galsi è sempre stata azionista di maggioranza insieme all’Edison, all’Enel, all’Hera e soprattutto la Regione Sarda, prima istituzione regionale ad entrare in una compagine azionaria energetica. Si tratta, dunque, di capire se anche l’agenda energetica del governo Meloni sarà dettata dall’Eni o se invece, in maniera lungimirante e strategica, la Premier farà proprio il progetto avanzato dall’Algeria perché l’Italia diventi l’hub europeo del gas mediterraneo e, soprattutto raccolga la sfida per realizzare la prima infrastruttura europea predisposta per la scommessa tecnologica dell’idrogeno. Il secondo fronte è quello relativo ai soggetti chiamati a gestire il progetto.
Il gatto di Mao
In questo caso la lezione di Mao Tse-tung sul gatto e il topo è tanto rozza quanto efficace: “Non è necessario che il gatto sia bianco o nero, purché riesca a prendere il topo”. La società Galsi è stata messa in liquidazione nel 2020, la Regione sarda, maldestramente ne è uscita qualche anno prima, e di fatto la compagine societaria dovrà essere ricostituita. E’ evidente che per rapporti economici e istituzionali la Sonatrach algerina sarebbe la capofila, coinvolgendo questa volta sia l’Eni che i soggetti che risulteranno titolari delle quote in liquidazione. Di certo la Regione sarda oggi ha una sponda rilevante per mettere con forza sul tavolo del governo uno scenario che cambia radicalmente, proprio grazie a questo rilancio del governo algerino.
Tempi stretti
Non c’è molto tempo. Il Consiglio di Stato ha dato a Stato e Regione tre mesi di tempo per dirimere l’oggetto del contendere sulla governance energetica della Sardegna. Se la proposta algerina trovasse sponda della Regione sul tavolo del governo si aprirebbe uno scenario inedito, con l’Isola protagonista e non colonia energetica come aveva messo nero su bianco il Governo Draghi. Un dato è certo: ci vorrà molto meno tempo a realizzare il metanodotto hydrogen ready piuttosto che realizzare improbabili rigassificatori sulle coste o invasioni di pale eoliche in mare e in terra. Il metanodotto sarebbe la risposta più rapida per la riconversione delle centrali, la ripresa produttiva industriale e soprattutto un abbattimento di almeno il 40% del costo delle bolletta energetiche dei sardi. C’è solo un limite in tutto questo: il tempo. La Sardegna, per interessi occulti e negligenze, ha perso vent’anni. Ora si è aperto uno spiraglio, decisivo per non finire nel baratro, per rilanciare la posizione strategica dell’Isola nel Mediterraneo. Un’occasione irripetibile.
ترجمةAlgeri guarda avanti
L’interlocutore algerino, nonostante le intemperanze, compresa l’unilaterale imposizione della zona economica esclusiva sulle acque internazionali a ridosso delle coste sarde, ha un obiettivo strategico che lo obbliga ad accelerare la sfida della transizione ecologica. Il Ministro dell’energia di Algeri lo ha detto senza mezzi termini annunciando il rilancio del Galsi: l’Algeria non vuole perdere il ruolo di contraltare della Russia sul fronte energetico-Mediterraneo.
لا لا ..حاشى لله ..نقول له راك تكذب .
و ليست قضية كهرباء ..
المهم كجواب لك
قضية الانقطاعات الظرفية ..امر عادي ..اذا كانت هناك عمليات صيانة دورية جوارية .
اما انقطاعات مزمنة ...هنا ..يمكن المشكل في التوزيع ...و ان البلدية تلك تحتاج محول اكبر لتغذيتها ....مستحيل يكون اصل المشكله في انتاج الكهرباء ...
ما هي هذه البلدية التي فيها انقطاعات متكررة ؟
هذا جواب منطقي . لكن أن يأتي و يقول انه لا توجد انقطاعات كهرباء في الجزائر فذلك كذب بكل بساطة
من مشاكل المستثمرات الفلاحية بالجزائر هو الربط بالكهرباء.
* إحصاء 62.000 مستثمرة فلاحية طلبت الربط بالكهرباء الريفية .
* 15.000 مستثمرة مربوطة بالكهرباء.
* 8000 مستثمرة فلاحية يتم ربطها في 2022.
ربط كل المستثمرات الفلاحية بالجزائر بالكهرباء الريفية ، سيعطي دفع كبير للقطاع ، و يتم اقتصاد اموال كبيرة كانت تصرف في شراء مادة المازوت لتشغيل المضخات ..الخ ....هل سينعكس ذلك على الاسعار في نهاية السلسلة ؟!
المشكل علقت بنفس الرد قلت لك أن مستحيل لا توجد إنقطاعات خاصة أن المحولات دائما لازملها صيانة لكن نتا ما تفهمش الله غالب يعني ردي واضح الجزائر معندهاش مشكل في كمية إنتاج الكهرباء الإنقطاعات بسبب الصيانة الدورية إرتفاع درجات الحرارة التي تصل في الجنوب أثناء فصل الصيف أكثر من 60 درجة أو مشكل توزيع
لا لا ..حاشى لله ..نقول له راك تكذب .
و ليست قضية كهرباء ..
المهم كجواب لك
قضية الانقطاعات الظرفية ..امر عادي ..اذا كانت هناك عمليات صيانة دورية جوارية .
اما انقطاعات مزمنة ...هنا ..يمكن المشكل في التوزيع ...و ان البلدية تلك تحتاج محول اكبر لتغذيتها ....مستحيل يكون اصل المشكله في انتاج الكهرباء ...
ما هي هذه البلدية التي فيها انقطاعات متكررة ؟
اعطينا اسم هد لبلديةمن دون ذكر بلديتي أو أي بلدية أخرى فيها انقطاعات الكهرباء . انت سيد العارفين
. + 33 مليار دولار
في افتيس في جيجل في الصيف مرات تنقطع حتى 4 ساعات. نادرة بصح كانت تصرى بزاف. الصيف اللي فات خف الحال شوي مقارنة بمواسم سابقة...اعطينا اسم هد لبلدية
المشكلة تقنية,تتحملها مديرية الطاقة فالولاية,لازم يديرو حسابهم...كما قلت جيجل تستقبل ملايين المصطافين فالصيف..في افتيس في جيجل في الصيف مرات تنقطع حتى 4 ساعات. نادرة بصح كانت تصرى بزاف. الصيف اللي فات خف الحال شوي مقارنة بمواسم سابقة...
(الأغلب بسبب زيادة أعداد السياح و ارتفاع استهلاك الكهرباء فوق عدد البيوت المشغولة في الحال العادي لكن الانقطاعات موجودة اخي)
اكيد تقنية اخي جيجل فيها محطة أشواط الحرارية اللي تعتبر من اقوى المحطات الكهربائية في افريقيا و بجوار افتيس توجد محطة ايراڨن الكهرومائية.المشكلة تقنية,تتحملها مديرية الطاقة فالولاية,لازم يديرو حسابهم...كما قلت جيجل تستقبل ملايين المصطافين فالصيف..